Il reportage è un utilizzo nobile della fotografia

Qualche giorno fa nel mio quartiere ha preso fuoco un’automobile, dopo aver chiamato i Vigili del Fuoco ho deciso di fare quello che – da fotografo – mi riesce meglio da sempre, documentare la vicenda attraverso le immagini.

Sebbene non reputo di grande rilievo l’avvenimento fotografato, (forse è più importante aver immortalato chi e come è intervenuto) questo avvenimento mi ha comunque fatto nuovamente riflettere sul valore che la fotografia ha oggi. La fotografia oggi è un bene inestimabile perchè, volendo fare una battuta neanche troppo irrealistica, senza la fotografia oggi non avremmo nemmeno le webcam per la dad.

Sull’uso che se ne faccia, posso affermare con certezza che esistono due mondi paralleli che vanno sotto il nome di fotografia: hanno lo stesso veicolo, le immagini; viaggiano a stretto contatto, ma su due strade parallele.
Questi sono, per riassumere, il mondo della fotografia “consumista”, fatto di tutte le foto “inutili” che facciamo ogni giorno, tutte le foto prive di qualità, tutte le immagini che ci tolgono la capacità di saper descrivere a parole e di viaggiare con la fantasia, pensate a quante volte, piuttosto che descrivere qualsiasi cosa, avete cercato una foto online.
E poi c’è il mondo della fotografia vera, che è narrazione, estetica, bellezza e verità.

Sicuramente aver comunque usato la narrazione tramite le immagini per documentare l’incendio mi ha fatto riflettere sul reportage e su quanto reputo che esso sia uno degli utilizzi più importanti della fotografia.
Il reportage, che contiene al suo interno principalmente la narrazione, ma anche parti di quanto appena citato (estetica, verità…) ci permette di guardare tramite gli occhi di un narratore là dove magari quotidianamente non riusciamo a soffermarci, un po’ come tutta la fotografia in generale, che come mezzo è un “ferma immagine” e come attività, invece, è quella di saper osservare.

A proposito di quest’ultima capacità osservativa, mi piace chiudere con una massima di Nadar.

«Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare».

Pubblicato da Roberto Greco

Fotografo, aspirante regista. Mi piace complicarmi la vita, ma soprattutto sentire l'emozione nelle cose. Fortuna che non ho i capelli, altrimenti mi sarebbe seccato pettinarli. Innamorato dell'arte, del cinema e del buon vino. Amante degli animali.

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